Il Paziente designato o Paziente identificato (identified patient), o “PI”, è la persona che, in una famiglia disfunzionale, viene scelta inconsciamente per esplicitare e rendere visibili i conflitti intrafamiliari.
Questo stesso termine si utilizza anche nel contesto gruppale non familiare.
Il primo studioso a parlare di paziente designato fu Bateson. Lo definì come la persona sintomatica, all’interno di una famiglia, che viene identificata come la causa di tutti i problemi della famiglia stessa (capro espiatorio).
Il paziente identificato è di solito colui che cerca per primo un aiuto psicoterapeutico in quanto è quello sintomatico e, dunque, percepisce importanti gradi di difficoltà e sofferenza.
Qualche volta è la famiglia stessa che manda il PI in terapia nella speranza che “guarisca” e che si risolvano così tutte le tensioni intrafamiliari.
Paradossalmente, via via che il paziente designato sta meglio, la famiglia o il gruppo tendono a resistere o a ripristinare lo status quo. La guarigione o il miglioramento del PI, infatti, spostano l’equilibrio mettendo in crisi tutto il gruppo che si ritroverebbe costretto a metter in discussione le sue dinamiche interne.
Quando il terapeuta capisce che la persona che ha davanti è un paziente designato dovrebbe fare almeno il tentativo di inglobare nella terapia tutta la famiglia perché il germe patologico non è personale ma sistemico. E’ il sistema famiglia che non funziona e non l’individuo (anche se è lui che manifesta sintomi).
Molto frequentemente il PI è uno dei figli. La sua patologia concentra l’attenzione di tutta la famiglia su di lui col pensiero accompagnatorio che “se lui non fosse così, tutto andrebbe bene”. In realtà è spesso la coppia genitoriale che è disfunzionale e, per non rischiare la conflittualità o addirittura la separazione, converge tutte le sue tensioni sul figlio sintomatico.
I sintomi del Paziente Indicato possono essere i più vari, dagli attacchi di panico, all’ aggressività, ai disturbi alimentari, ai comportamenti devianti.
La designazione del capro espiatorio è un processo assolutamente inconsapevole ed è diretto, di solito, verso l’individuo che nella famiglia ha il minor potere.
Ecco, dunque, che la terapia familiare è l’approccio di elezione per il trattamento di questi casi.
Per chi avesse voglia di approfondire il pensiero di Gregory Bateson può guardare questo documentario su Youtube.